IL MONDO INTORNO A NOI: LO SGUARDO DEI RAGAZZI GEOGRAFIA: LABORATORIO DI OSSERVAZIONE DEL PAESAGGIO CON LA METODOLOGIA DEL TINKERING E LA TECNICA DEI DIORAMI 

 

Si è conclusa con ottimi risultati la prima attività laboratoriale del curricolo di geografia portata a compimento dai ragazzi della scuola media. Uno sguardo disinvolto e appassionato alla realtà che li circonda attraverso la rielaborazione dei paesaggi che li hanno visti protagonisti durante l’estate. 

Un modo di guardare ciò che ci circonda e lo spazio in cui ci si muove basato sull’apprendimento attivo (tinkering): la riproduzione di un paesaggio geografico noto costruito con la tecnica dei diorami

L’obiettivo di questa attività è promuovere l’acquisizione di competenze geografiche specifiche attraverso l’apprendimento attivo, basato sull’azione e sul fare. Oggi, infatti, questa è una esigenza più urgente che mai, i ragazzi sono immersi in una realtà complessa e ricca di stimoli, spesso dominata dagli schemi digitali che possono rischiare di limitare lo sviluppo delle competenze manuali, la capacità di progettare e costruire. 

In questo contesto il tinkering, termine che deriva dall’inglese to tinker che significa “armeggiare, provare ad aggiustare”, si coniuga con il principio educativo-didattico del pensare con le mani ed apprendere sperimentando con strumenti e materiali diversi

Il tinkering si colloca inoltre perfettamente all’interno di una filosofia didattica di apprendimento che abbraccia le discipline STEAM. Si tratta di un apprendimento informale in cui gli studenti imparano facendo con un coinvolgimento attivo e propositivo. Progettano, costruiscono, scelgono e utilizzano materiali e oggetti, li destrutturano e li rielaborano con creatività al fine di dare vita ad una specifica idea di paesaggio geografico.

Uno degli elementi chiave del tinkering è la promozione della creatività e della sostenibilità proprio incoraggiando l’uso di materiali di recupero facilmente reperibili in casa come scatole, bottiglie, bicchieri, tappi, pezzi di legno, fili metallici, involucri e contenitori vari, alimenti non deperibili, insomma tutti quegli ingredienti che possono essere utili “per mettersi letteralmente all’opera”

Il compito assegnato è stato la realizzazione di un ambiente geografico, che i ragazzi hanno liberamente scelto tra quelli che conoscono e hanno studiato, di cui sono parte integrante, attraverso la costruzione materiale di un diorama, cioè una riproduzione in scala ridotta di una scenografia che ricrea una ambientazione come il mare, la montagna, la città, la foresta, il vulcano, ecc..

Il lavoro si è articolato in due fasi successive, una prima fase progettuale in cui ogni studente ha identificato l’ambiente, gli elementi naturali e antropici da rappresentare, i materiali occorrenti e la realizzazione di uno schizzo. A questa, è seguita una seconda fase operativa di produzione del diorama realizzato in una scatola di dimensioni adeguate al progetto stesso. Il materiale utilizzato è stato per quanto possibile di recupero, gli strumenti principali utilizzati sono stati la fantasia e la rielaborazione creativa in modo da mettere in campo le competenze geografiche acquisite, lo sviluppo del problem solving e l’attenzione per l’ambiente e la sua tutela.

I ragazzi hanno dimostrato entusiasmo e hanno realizzato ottimi lavori che meritano di essere apprezzati da tutta la comunità scolastica. Ciascuno di loro si è ingegnato, ha lavorato in modo attivo, divertente e fantasioso.

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