Vi avevamo lasciato in attesa…pronti con lo zaino in spalla. Eccoci, siamo tornati, un pò stanchi ma felici, soddisfatti ed entusiasti!

Lo zaino, vuoto del pranzo che abbiamo mangiato affamati “come lupacchiotti”, ora è pieno di emozioni, di immagini di paesaggi, di storie che abbiamo visto, ascoltato e imparato, di oggetti e materiali che abbiamo scoperto, di sapori e di odori che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare.

La storia della Famiglia di Nucci che da ben undici generazioni trasforma con maestria il latte in gustoso formaggio che abbiamo dapprima degustato in azienda e poi comprato con eccitazione nella bottega al centro del paese facendo, per una volta, “la spesa” come la fanno abitualmente mamma e papà!

Nelle orecchie sentiamo ancora il suono delle campane della Fonderia Marinelli, di quelle antiche e di quelle più moderne, fino alle più piccole che abbiamo comprato come ricordo di questa splendida giornata. 

Storie di famiglie e di uomini, di arte e di lavoro, di impegno e di passione: è questo ciò che porteremo con noi come bagaglio, ciò che abbiamo imparato facendo e osservando.

E’ bello fare scuola anche così, aprendo gli occhi al mondo per scoprire il bello che ci circonda.Un ringraziamento va a coloro che ci hanno ospitato (la Pontificia Fonderia delle Campane, il Museo dell’arte casearia e della transumanza e Museo storico del rame Francesco Gerbasi), agli insegnanti che ci hanno accompagnato e alla nostra scuola che conferma di essere una scuola del farein cui l’apprendimento  è anche condivisione di giornate come queste con lo sguardo rivolto al mondo.

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